anti-stereotipica nell’abolire luoghi comuni, modi di dire, cliché ancorati a una visione del mondo asimmetrica e androcentrica
Evitare di rafforzare gli ideali estetici dominanti
Prediligere immagini i cui soggetti abbiano fisicità e tratti eterogenei, al fine di non diffondere immagini omologate e idealizzate di donne e uomini. Durante la selezione delle immagini, dare maggiore rilevanza al ruolo dei soggetti piuttosto che all’aspetto esteriore.
Evitare di rappresentare donne e uomini in modi che ne rafforzino lo status quo
Considerare, ad esempio, gli elementi caratterizzanti i soggetti all’interno di un’immagine — postura, espressioni, gesti, atteggiamenti e abbigliamento — come potenziali vettori di modelli sociali sessisti. Dalla prospettiva opposta questi elementi possono essere sfruttati in positivo per veicolare valori di equità e inclusione.
Promuovere l’utilizzo di palette cromatiche eterogenee e non stereotipate
Prediligere l’uso di palette cromatiche non polarizzate secondo i canoni: rosa=femmina / azzurro=maschio. Se è indispensabile identificare o marcare cromaticamente i due generi, prediligere palette che non rispondano ai codici convenzionali del rosa/azzurro.
Prediligere immagini che si allontanino dai cliché visuali
Nel caso si utilizzino raffigurazioni simboliche in riferimento ai generi, evitare associazioni stereotipate quali, ad esempio, il rossetto o la scarpa con il tacco per designare il genere femminile o la cravatta per il genere maschile.