paritaria nel garantire equa rappresentatività e visibilità agli individui

Promuovere forme di rappresentazione che non sottendono gerarchie basate sul genere

[A] Rapporto quantitativo

Riguarda la rappresentatività numerica di donne e uomini (es. nelle raffigurazioni di gruppi verificare che ci sia un numero equo di soggetti femminili e maschili).


[B] Relazioni spaziali

Si riferisce alla disposizione dei soggetti nello spazio (es. fare attenzione che nella raffigurazione di gruppi o coppie i soggetti femminili non risultino in secondo piano o “dietro” rispetto a quelli maschili).


[C] rapporti dimensionali

Fa riferimento alla raffigurazione di soggetti femminili dimensionalmente più piccoli rispetto a quelli maschili (es. quando si utilizzano figure pittogrammatiche di uomini e donne, accertarsi che non ci siano dissimmetrie dimensionali ingiustificate).


[D] tipo di azione svolta

Attività e passività dei soggetti raffigurati. Riguarda i ruoli e le azioni svolte dai soggetti, affinché non vi sia la prevalenza di comportamenti passivi/attivi riconducibili a un solo genere.

Garantire un'equa rappresentatività

Assicurarsi che nella selezione di immagini – quando viene rappresenta una collettività o un gruppo di soggetti – siano raffigurati in modo equo donne e uomini, al fine di garantire la rappresentatività quantitativa dei soggetti sia femminili che maschili.

Uso simmetrico del genere grammaticale: esplicitare entrambe le forme maschili e femminili

Forma estesa
(forma femminile + forma maschile)

Qualora sia necessario accordare aggettivi, participi o pronomi la norma prevede che vengano declinati al maschile plurale. Si suggerisce in questi casi di collocare i termini declinati accanto alla forma maschile.

[Esempio]
La professoressa Paola Verdi e il professor Andrea Bianchi sono stati premiati; le alunne e gli alunni diplomati; le docenti e i docenti ai quali sia stato concesso l’esonero... (MIUR 2018)



Forma contratta (utilizzo della barra obliqua “/”).

Nei testi brevi come, ad esempio, moduli o schede è consentito abbreviare le espressioni contenenti due termini di genere diverso utilizzando la barra obliqua.


[Esempio]
Gli/le alunni/e (invece di gli alunni e le alunne); le/gli alunne/i (invece di le alunne e gli alunni).(MIUR 2018)